lunedì 9 novembre 2015

Il locus amoenus della luminosità


Ungaretti e la luce

Dove la luce

Come allodola ondosa
Nel vento lieto sui giovani prati,
Le braccia ti sanno leggera, vieni.
Ci scorderemo di quaggiù,
E del mare e del cielo,
E del mio sangue rapido alla guerra,
Di passi d'ombre memori
Entro rossori di mattine nuove.
Dove non muove foglia più la luce,
Sogni e crucci passati ad altre rive,
Dov'è posata sera,
Vieni ti porterò
Alle colline d'oro.
L'ora costante, liberi d'età,
Nel suo perduto nimbo
Sarà nostro lenzuolo

Un rimando all' energia rinnovabile

                                                                 
                                                                    India - circa 1980

lunedì 2 novembre 2015

Link utili

La luce assunta come fonte fisica e metafisica di illuminazione, nel senso spirituale di rivelazione o di scoperta di una verità nascosta nell'ombra, da sempre è stata associata ad un significato simbolico religioso e filosofico.
La metafisica della luce è l'espressione coniata nel 1916 dallo storico e filosofo tedesco Clemens Baeumker (1853–1924), per indicare una tradizione filosofica sulla concezione della luce che dall'antichità sbocca nel pensiero filosofico e nella teologia latina medioevale.
La metafisica della luce non è una concezione organicamente strutturata ma è la risultante delle riflessioni sulla luce di vari autori sul piano fisico, psicologico, gnoseologico e teologico.

L'importanza della luminosità in un dipinto di William Turner



Il fondamentale ruolo della luce nel Pantheon di Roma